“ARGENTO VIVO” VA IN SCENA

Su questo giornale quasi ogni mese (anche in questo) esce un articolo che informa sulle principali iniziative del centro anziani “Il Ponte” di Giulianello perché tra questo sodalizio e la nostra associazione si è instaurata una simpatica collaborazione; qui, però, voglio parlare di una bella iniziativa di “Argento vivo”, il centro anziani di Cori centro.
Lo scorso 2 giugno alle 17,30, nell’anfiteatro del piano superiore della sede del Centro si è rappresentata l’opera del commediografo corese Tonino Cicinelli “I sordi non so’ tutto” e gli attori erano soci del centro.
La rappresentazione è stata l’atto conclusivo di un interessante progetto a cui il presidente Enrico Todini tiene molto. Uno degli scopi principali di un centro anziani è quello di favorire la socializzazione e che c’è di meglio dell’attività teatrale per raggiungere questo obiettivo? Ma portare avanti un’attività teatrale non è cosa semplice: ci vuole competenza ed esperienza. Il presidente Todini ha subito pensato di chiedere la collaborazione di Tonino Cicinelli che il teatro ce l’ha nell’anima perché non solo è autore di interessanti commedie (molte delle quali in dialetto) ma anche animatore e factotum di una pregevole rassegna teatrale che da ben 21 anni si tiene a Cori alla quale partecipano compagnie teatrali di assoluto valore: un gioiello nel panorama culturale della cittadina lepina.
Cicinelli è riuscito a guidare egregiamente il gruppo teatrale di “Argento vivo” ottenendo una performance con una recitazione espressiva e con tempi teatrali degni di una vera compagnia.
Assistendo alla rappresentazione, tra una risata e l’altra, abbiamo avuto modo di riflettere su uno spaccato di vita che ci capita di osservare nella nostra quotidianità o che ci arriva attraverso la cronaca. Nella commedia si contrappongono due imprenditori: uno che si è fatto prendere la mano dal successo fino a fare il passo più lungo della gamba che lo porta alla rovina e uno che, rifuggendo dalle manie di grandezza, mattone dopo mattone consolida la sua posizione economica. I due, che prima si detestano, alla fine trovano un ragionevole compromesso spinti dai loro figli che si innamorano.

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