SCIE CHIMICHE: IO CI CREDO!
Normalmente le scie per condensa le possono rilasciare aerei a quote di 8000 metri se la temperatura è intorno ai -40 gradi e restano visibili al massimo pochi minuti. Tutte le altre scie se restano persistenti, sono altra cosa. Esse restano concentrate in cordoni per oltre mezz’ora poi iniziano ad allargarsi e disperdersi sino a lasciare un’area tutta biancastra e …addio cielo indaco! Sappiamo che la nostra “Pattuglia Acrobatica” rilascia scie colorate verdi bianche e rosse e questo va bene!
Poi ci sono scie rilasciate in agricoltura per trattamenti fitosanitari di grandi distese, e questo…non va molto bene! Ma, in questo articolo, vogliamo parlare di quel cielo che, in molti, abbiamo visto tante volte, specialmente al mattino presto tutto solcato a righe, talvolta a quadrettini e, prendendo spunto anche da uno scritto di Aurelio Alessandroni, pubblicato sul nostro giornale nel numero di luglio del 2014, vogliamo riparlare ed ampliare lo “spinoso” argomento.
Famoso, il caso della cittadina Espanola(Canada), dove 10 anni fa furono viste diverse scie e dopo poco tempo molte persone morirono di bronchite, polmonite, problemi respiratori, in particolare anziani. Da questo caso, 10 anni fa, è iniziata l’attenzione alle “famigerate” scie chimiche.
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